La tv satellitare Al-Jazeera ha denunciato la morte di cinque suoi operatori — due reporter e tre cameraman — durante un raid israeliano a Gaza City, nei pressi dell’ospedale di al-Shifa.
Tra le vittime – riporta Adnkronos – figura Anas Al-Sharif, volto noto dell’emittente, che secondo l’esercito israeliano era “un terrorista di Hamas a capo di una cellula responsabile di attacchi con razzi” e che “si spacciava per giornalista”.
Secondo Al-Jazeera, l’attacco, che avrebbe colpito una tenda utilizzata come postazione stampa, è stato “mirato” e ha ucciso in totale sette persone. Oltre ad Al-Sharif, sono morti il reporter Mohammed Qreiqeh e i cameraman Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e Moamen Aliwa.
In una nota, la rete qatariota ha condannato l’episodio come “un attacco premeditato alla libertà di stampa” e un tentativo “di mettere a tacere le voci che denunciano l’occupazione di Gaza”, chiedendo alla comunità internazionale “misure incisive per fermare il genocidio in atto”.
Anche l’Autorità nazionale palestinese e Hamas hanno parlato di “attacco deliberato”. Quest’ultimo lo ha definito “il più esteso contro giornalisti mai visto in una guerra” e “un indicatore del collasso totale del sistema di valori e delle leggi internazionali”.
foto Ansa