Maria Latella è una firma esperta della politica italiana ed europea, e anche l’incarnazione di un giornalismo che sa interloquire con il potere. Figura presente nei momenti chiave della comunicazione politica italiana, come dimostra anche l’ultima intervista alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni pubblicata dal Sole 24 Ore e all’origine dello sciopero proclamato dalla redazione del quotidiano.
Il dissenso interno al giornale, che contesta la decisione della direzione di affidare a una giornalista esterna un’intervista così strategica, è anche un segnale di quanto Latella sia ormai percepita come figura “trasversale”, non assimilabile al lavoro quotidiano di una redazione.
E tuttavia proprio questa caratteristica spiega il suo ruolo in momenti decisivi.
Nata a Reggio Calabria e laureata in Giurisprudenza all’Università di Genova, Latella ha iniziato la sua carriera al quotidiano Il Secolo XIX, occupandosi di cronaca giudiziaria. In quegli anni ha collaborato con il network televisivo americano NBC nella cui sede di New York ha fatto uno stage.
Dopo l’esperienza al Corriere della Sera, dove dal 1990 al 2005 è stata inviata politica, per poi passare nel 2005 alla direzione del settimanale ‘A’ del gruppo RCS, Latella è riuscita a costruire un profilo che attraversa giornali (Il Messaggero e Il Sole), tv e radio. Ha condotto programmi di approfondimento su Rai Tre e Sky TG24( lunghissima la serie de ‘L’intervista di Maria Latella’, e poi il dinner talk), ed è appena tornata su su Rai3 con un talk in terza serata, mentre fedelissima conduce su Radio24 trasmissioni dedicate a politica, economia e società.
La sua cifra è quella del giornalismo d’intervista, in cui ha raccolto dichiarazioni e strategie dei principali protagonisti della scena italiana, da Silvio Berlusconi a Romano Prodi, da Matteo Salvini a Luigi Di Maio, a Giuseppe Conte, e molti altri.
Ma è soprattutto con Giorgia Meloni che negli ultimi anni si è consolidato un rapporto diretto e costante. Latella è stata tra le prime giornaliste a darle spazio televisivo, ha seguito da vicino la sua ascesa politica e continua a essere scelta come interlocutrice nei momenti più delicati dell’agenda di governo – come nel caso della legge di bilancio, tema dell’intervista contestata.
La sua carriera è segnata da interviste che hanno fatto notizia anche a livello internazionale, da Ursula von der Leyen a Barack Obama, da Marine Le Pen a Tim Cook, e da una costante attenzione al tema della rappresentanza femminile, cui ha dedicato libri e programmi radiofonici.
Da anni Latella frequenta ambienti istituzionali e internazionali – è membro del Centro Studi Americani, ha tenuto seminari all’Università di Chicago e partecipa regolarmente a incontri organizzati da ambasciate e think tank – costruendo un profilo di giornalista capace di dialogare con i vertici politici ed economici.
Un posizionamento che, se da un lato le garantisce accesso diretto ai centri del potere, dall’altro alimenta diffidenze dentro le redazioni, dove spesso si rivendica un diverso approccio al giornalismo politico.
Ed è proprio questa posizione – a metà tra giornalismo e comunicazione istituzionale – a rendere il suo ruolo tanto centrale quanto controverso, come dimostra la polemica sull’ultima intervista a Meloni e che riaccende il dibattito sul confine tra informazione e accesso privilegiato al potere.
Dai primi confronti tv alla guida di FdI fino ai dialoghi istituzionali da presidente del Consiglio, ecco una carrellata – realizzata con l’aiuto di ChatGpt – degli incroci tra stampa e tv, tra Latella e Meloni, con interviste che rappresentano anche un osservatorio privilegiato sull’evoluzione politica e personale della leader di governo.
Meloni è più volte ospite di Latella per approfondire temi di attualità politica e le sfide del partito in crescita. “Fratelli d’Italia cresce perché rappresenta un’identità chiara, che altri hanno smarrito”»”, aveva detto in una di queste occasioni.
Tra gli incontri, quello a ‘L’intervista’ del 10 febbraio 2018, con Meloni in piena campagna elettorale, impegnata a esporre il suo programma politico e la visione per un centrodestra di governo.
“Non voglio essere solo l’alternativa a sinistra o a destra: voglio essere l’alternativa a un sistema
che non funziona più”, aveva detto.
Dopo un’intervista a maggio, durante il Festival dell’Economia di Trento, il quotidiano economico a fine agosto affida a Latella un’intervista esclusiva in doppia pagina con la presidente del Consiglio, dedicata a bilancio, crescita e priorità strategiche del governo. Una scelta che suscita dibattito interno nella redazione che reagisce con uno sciopero delle firme.
“Abbiamo iniziato un percorso di riforme strutturali che porterà benefici nel medio periodo, non nell’immediato”, una delle dichiarazioni della Premier.
Durante la rassegna organizzata dal Sole 24 Ore, Latella intervista la premier parlando di economia europea, politiche industriali e ruolo dell’Italia nel nuovo scenario geopolitico. “L’Italia può essere protagonista solo se smette di considerarsi un comprimario in Europa”, il monito di Meloni.
Intervista sulla legge di bilancio, pubblicata alla vigilia dell’approvazione, con le posizioni di Meloni su Irpef, cuneo fiscale, banche e manovra economica. La doppia pagina innesca uno sciopero nella redazione del quotidiano per l’affidamento del servizio a una giornalista esterna.
In apertura: uno scatto dal profilo Facebook di Giorgia Meloni per l’intervista con Maria Latella del 2017
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