La Biblioteca Rai rinascerà al Centro Salario nel 2028

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Dai vertici Rai veniamo a conoscenza del progetto per un grande hub, spazio polivalente aperto a tutti

La Biblioteca Rai, nata a fine anni ’40 e arricchita via via, ma accessibile solo ai dipendenti o a esperti massmediologi su richiesta a Viale Mazzini, con la ristrutturazione del Palazzo troverà una casa più ampia e aperta al pubblico, una ‘BiblioMediateca’ che si aprirà nell’estate del 2028 al Centro Servizi Salario1, già attivo e in parte di proprietà della Rai, che sarà ampliato con nuovi criteri.

Dai vertici Rai veniamo a conoscenza del progetto per un grande hub, un Polo dell’audiovisivo, una “BiblioMediateca polivalente e fruibile a tutti”, dove si potranno consultare i 100mila volumi ora conservati in tre sedi (Viale Mazzini, Via Teulada e Saxa Rubra) e il Catalogo Multimediale delle Teche, delle quali si stanno digitalizzando i 3 milioni di materiale audiovisivo e che avranno lì la Direzione. In questi tre anni di lavori la seconda biblioteca Rai resta aperta a via Teulada, (con orario esteso dal lunedì al venerdì), così come la mediateca ‘Dino Villani’ in via Verdi a Torino. Una garanzia che tutto si avvererà sono i circa 2 milioni di risorse già stanziate nel Piano Immobiliare avviato per la bonifica dall’amianto a Viale Mazzini.

ATTUALE BIBLIOTECA IN VIALE MAZZINI

“La biblioteca è ricca di volumi generalisti, fra romanzi e saggi, riviste, libri d’arte, di musica, filosofia e mass media. Oltre 70mila volumi e 400 periodici” racconta Andrea Sassano, direttore delle Teche Rai. “Il nucleo storico è stato scelto dai grandi intellettuali che collaboravano con la Rai, da Raffaele La Capria a Giorgio Pressburger, da Francesca Sanvitale a Enzo Siciliano, con una idea di televisione e di Paese completamente diversa dall’oggi: scegliete voi i libri che devono aiutare gli autori a fare i programmi, si diceva agli scrittori. Nata alla fine degli anni ’40 come supporto per i programmi della radio prima di “accendere” la tv nel 1954, aveva sede in via delle Botteghe Oscure, venne poi trasferita nel 1952 in via del Babuino e nel 1996 a viale Mazzini”.

RENDERING SOLUZIONE 1

Nel trambusto del trasloco lampo dal Palazzo di Viale Mazzini dove stanno iniziando i lavori di bonifica dall’amianto, fra tanti timori sorti nei dipendenti si è aggiunto quello sul destino della biblioteca. Collocata al pianoterra, nel 1966, intitolata nel 2008 a ‘Paolo Giuntella’ (giornalista del Tg1 scomparso prematuramente), non è resa nota al grande pubblico per motivi di sicurezza essendo nella sede della Direzione generale.

RENDERING SOLUZIONE 2

“Vi sono conservate anche ”chicche” introvabili”, spiega Marco Fiorini, responsabile Documentazione Digitale e Bibliomediateca: “Gli storici ‘Appunti del ServizioOpinioni’, analisi del gradimento dei programmi dagli anni ‘50, un precursore dell’Auditel; i ‘Notiziari dell’Ufficio Stampa RAI’, pubblicati dal 1952 con le sinossi dei grandi radiodrammi e degli sceneggiati tv” – i “nonni” delle serie – ; e “ancora i ‘Quaderni della nostra Rai’, con le foto di scena di programmi iconici, le raccolte complete del Radiocorriere TV e della collana VQPT (Verifica Qualitativa Programmi Trasmessi), la collezione della rivista L’Approdo”. Testimonianze della trasformazione culturale in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi”.

“In crisis opportunity”, sottolinea Fiorini, “la ristrutturazione farà nascere un Polo culturale in cui sarà integrato il patrimonio librario e fotografico aziendale, che, se tutto fosse rimasto com’è, forse non si sarebbe valorizzato così”.

Al Centro Salario andranno anche i 15.000 volumi della biblioteca di via Teulada, che ora ha accolto i libri più specialistici da viale Mazzini, mentre gli altri saranno custoditi in un magazzino centrale della Rai (ancora da trovare). E infine l’Emeroteca di Saxa Rubra, con i principali quotidiani cartacei rilegati dagli anni ’50 a fine 2023.

Esiste un cronoprogramma scritto: gara di appalto per il progetto esecutivo a fine 2025, quella per l’esecuzione dei lavori all’inizio del 2026 e l’apertura della BiblioMediateca nell’estate del 2028. I volumi in sovrappiù andranno al circuito delle Biblioteche di Roma. Perché dei libri non si butta niente…