Von der Leyen: approccio AI first per l’Europa. Serve trattenere qui i nostri talenti

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“Voglio un’Europa alla vostra altezza” ha scandito dalle Ogr di Torino la presidente della Commissione Ue, parlando della necessità di coltivare i talenti europei e di offrire loro le migliori condizioni per crescere. Nei suoi programmi intelligenza al primo posto per portare vantaggi non solo al tessuto produttivo, ma a tutta la comunità

Preceduto da proteste nei giorni scorsi, è arrivato comunque puntuale – come da programma – l’intervento di Ursula Von der Leyen alle Ogr di Torino, durante l’Italian Tech Week.
Intelligenza artificiale, talento e futuro dell’auto sono stati tra i temi che la presidente della Commissione Ue ha affrontato.

Un momento dell’intervento di Ursula Von der Leyen a Torino

Trattenere i talenti

Con uno sguardo ottimista sul futuro dell’Europa, lontano dal clima disfattista con cui si parla del Vecchio Continente, Von der Leyne sembra voler scommettere sul talento e sulla sua capacità di reazione.
Come dimostra il fatto che in 10 anni ad esempio l’Europa sia riuscita a dotarsi di 4 supercomputer, di cui 2 sono in Italia.

“E’ incredibile il talento che abbiamo in Italia e in Europa. A volte, però non basta. C’è bisogno anche di un ambiente propizio” ha rilevato. Altro esempio concreto l’italiana Kong. “Era il 2007. Due amici di liceo si ritrovavano in un piccolo garage di Milano. Avevano il minimo indispensabile per programmare e un’idea che, secondo loro, si sarebbe rivelata vincente – ha ricordato -. Nei tre anni successivi girarono l’Italia in lungo e in largo per trovare qualcuno disposto a finanziare il loro progetto, ma la risposta era sempre la stessa: troppo giovani loro, troppo audace e rischioso il progetto. Ma la risposta era sempre la stessa: troppo giovani loro, troppo audace e rischioso il progetto. E così, nel 2010 sbarcarono a San Francisco. In appena due settimane trovarono i primi investitori. La loro idea è diventata una delle maggiori piattaforme online al mondo per i software. E proprio qualche mese fa Kong, la loro società, è apparsa sugli schermi giganti di Times Square, a New York, quando ha raggiunto la valutazione di 2 miliardi di dollari”.

Nell’Ue “sappiamo che il numero di unicorni è ancora troppo esiguo: un terzo di essi finisce per lasciare il nostro continente. Non può continuare così”. “Non possiamo accettare che i nostri talenti più brillanti siano costretti ad andarsene per avere successo. Occorre trovare il terreno adatto per crescere qui in Europa. Voglio un’Europa alla vostra altezza”, ha detto, scandendo la frase in italiano.
“Credo – ha aggiunto – che il mio lavoro sia quello di creare le condizioni migliori per permettervi di prosperare qui, nel nostro continente. Questa è la mia missione di ogni giorno. Voglio che l’Europa migliore scelga l’Europa. E voglio che il futuro dell’Ia sia scritto in Europa”.

“I capitali non mancano”

Certo, dal 2010 le cose “sono cambiate e migliorate”. In Italia, ha rilevato, gli investimenti in venture capital sono aumentati di oltre il 600% in un decennio”. Ma non basta.

“In Europa i capitali non mancano: il risparmio delle famiglie europee raggiunge quasi 1.400 miliardi di euro, a fronte di poco più di 800 miliardi negli Stati Uniti. Ci mancano però il capitale di rischio e l’equity”, ha spiegato. “In Europa solo il 24% della ricchezza finanziaria delle famiglie è investito in equity, rispetto al 42% negli Stati Uniti. Dobbiamo recuperare terreno, e in fretta”. Per questo, ha aggiunto, “come primo passo stiamo creando il fondo multimiliardario Scaleup Europe in partenariato con investitori privati. Effettuerà investimenti azionari diretti in settori strategici come IA, tecnologie quantistiche, tecnologie pulite e altro ancora, aiutando le imprese in crescita a colmare il deficit di finanziamento”.

Von der Leyen ha sottolineato anche la necessità di “una soluzione più strutturale: in Europa abbiamo bisogno di un mercato dei capitali profondo e liquido dove reperire le risorse senza dover attraversare un oceano. È questo l’obiettivo della nostra nuova Unione del risparmio e degli investimenti: portare i finanziamenti da voi, così che possiate crescere qui, a casa”.

IA al primo posto

Ovvio spazio e rilievo all’uso dell’intelligenza artificiale. “La prossima settimana presenteremo una strategia per l’IA applicata, che si basa su un principio semplice ma rivoluzionario: l’IA al primo posto”, ha anticipato.
Von der Leyen ha spiegato che la nuova strategia metterà l’intelligenza artificiale “al centro di ogni scelta pubblica e privata”, con l’obiettivo di accelerarne l’adozione in tutti i settori economici e sociali.
“Ogni volta che una società o un ufficio pubblico si trova ad affrontare una nuova difficoltà, la prima domanda da porsi è: in che modo l’IA può aiutare a superarla?”, ha detto.
Anche qui esempi concreti: l’IA può aiutare i medici a diagnosticare il cancro o a velocizzare la scoperta di nuovi farmaci, e sarà utilizzata per creare una rete europea di centri di screening avanzato “capaci di fornire un’assistenza sanitaria di alto livello con tempi di attesa più brevi”.
Previsti anche incentivi per ospedali e aziende farmaceutiche ad adottare soluzioni innovative basate sull’intelligenza artificiale.

L’Europa e il futuro dell’auto

Passando al tema auto, Von der Leyen ha definito il settore “uno dei fiori all’occhiello dell’Europa”.
“Ora la tecnologia può salvare posti di lavoro e infondere nuova vita al settore. Il futuro delle auto deve essere ‘made in Europe’ e così anche le auto del futuro”, ha specificato.
Dall’Italian Tech Week ha anche lanciato la proposta di creare una rete di città europee in cui far circolare le prime auto a guida autonoma. “Perché non creare una rete di città europee in cui far circolare le prime auto a guida autonoma?”, si è chiesta. “Una coalizione di 60 sindaci italiani ha già espresso interesse in questo senso. Rendiamolo possibile. Siamo anche pronti a sostenere l’industria automobilistica nello sviluppo di modelli innovativi realizzati in Europa, su misura per le strade europee”.