Come anticipato da ‘’Prima’’ il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, di fronte alla scadenza dei termini, si è visto costretto a fissare le date in cui dovranno aver luogo le elezioni dei membri del Consiglio Nazionale, con le vecchie regole. Infatti, nonostante siano stati presentate in parlamento ben tre proposte di legge, i partiti non hanno trovato l’accordo. In particolare – a quanto si apprende – l’opposizione e Forza Italia erano d’accordo, mentre il bastone fra le ruote è stato messo dalla Lega e da Fratelli d’Italia, nonostante la promessa di quest’ultimo, che risale a quasi un anno fa, di innovare al più presto, la legge professionale dei giornalisti.
Le date , come recita il comunicato dell’Odg, saranno quindi: mercoledì 12 marzo e giovedì 13 marzo 2025 dalle ore 10.00 alle ore 20.00, voto telematico, prima convocazione; domenica 16 marzo 2025 dalle ore 10.00 alle ore 18.00, voto in presenza, prima convocazione. Qualora sia stato raggiunto il quorum di validità dell’assemblea, ma i candidati non abbiano ottenuto la maggioranza dei voti, avrà luogo la votazione di ballottaggio nei giorni: mercoledì 19 e giovedì 20 marzo 2025 dalle ore 10.00 alle ore 20.00, voto telematico; domenica 23 marzo 2025 dalle ore 10.00 alle ore 18.00, voto in presenza.
Nel caso che nella prima convocazione non sia intervenuta almeno la metà degli iscritti nei rispettivi elenchi, aventi diritto al voto, avrà luogo la seconda convocazione: mercoledì 19 marzo e giovedì 20 marzo 2025 dalle ore 10.00 alle ore 20.00, voto telematico; domenica 23 marzo 2025 dalle ore 10.00 alle ore 18.00, voto in presenza. Qualora i candidati non abbiano ottenuto la maggioranza dei voti ad esito delle votazioni dei giorni 19, 20 e 23 marzo 2025, avrà luogo la votazione di ballottaggio: mercoledì 2 aprile e giovedì 3 aprile 2025 dalle ore 10.00 alle ore 20.00, voto telematico; domenica 6 aprile 2025 dalle ore 10.00 alle ore 18.00, voto in presenza.
L’accesso all’area web per esprimere il voto avverrà unicamente attraverso i sistemi di identificazione digitale pubblici mediante utilizzo di SPID o CIE (carta d’identità elettronica). L’URL per accedere alla cabina elettorale virtuale, sarà pubblicato nella sezione “Speciale elezioni 2025” del sito www.odg.it. Tutte le informazioni sulla procedura della votazione in modalità telematica saranno pubblicate nella sopracitata sezione “Speciale elezioni 2025” del sito.
Come si evince dalle procedure elettorali resta la ferragiosità di un meccanismo di cui l’Ordine aveva già elaborato e approvato, ormai da un anno, la proposta di cambiamento, recepita anche nei Pdl di alcuni parlamentari. Si sperava di eliminare sia il quorum strutturale del 50% degli aventi diritto (100mila iscritti), sia il quorum elettivo (Ballottaggio), limitando le votazioni a un solo turno (Prima e unica convocazione: elezione a maggioranza relativa).
Inoltre si proponeva di elevare il numero dei componenti da 60 a 61, in modo tale da assicurare la presenza di un rappresentante pubblicista in tutte le regioni in quanto la presenza, per legge, di un rappresentante delle minoranze linguistiche sottrae un consigliere pubblicista ad una regione. Infine sarebbe stato inserito l’obbligo delle autocandidature via Pec, in modo di evitare che ci siano 100mila eleggibili, con conseguente dispersione ed errori in fase di votazione e tenendo conto che ai tempi del varo della legge i giornalisti erano poche migliaia.
Invece viene confermata, come aveva temuto il Presidente Bartoli, l’inerzia del Parlamento a smussare le divergenze. E ciò è quanto mai grave di fronte all’urgenza di avere un giornalismo sano, qualificato, e soprattutto capace di stare al passo dei cambiamenti e continuare ad informare correttamente i cittadini, per il quale una legge professionale di sessant’anni fa non può bastare.
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