Non si ferma la pressione in Russia contro sul mondo dei media non allineati. Mosca ha aggiunto il giornalista e co-vincitore del premio Nobel per la pace nel 2021, Dmitry Muratov, nella sua lista di ‘agenti stranieri’, un’etichetta che le autorità usano comunemente per soffocare i critici.
L’accusa
Secondo il ministero della Giustizia russo, Muratov, direttore della ‘Novaya Gazeta’, “ha utilizzato piattaforme straniere per diffondere opinioni volte a formare un atteggiamento negativo nei confronti della politica estera e interna della Federazione Russa”.
Nella motivazione, segnala AdnKronos, anche l’accusa di aver partecipato “alla creazione e alla diffusione” di questo tipo di messaggi.
La lista nera
Come Muratov, nella lista figurano il dissidente e scrittore Oleg Radzinski, l’ex deputato dell’Assemblea legislativa di San Pietroburgo Maxim Reznik, l’ex conduttrice televisiva dell’Eco di Mosca Kseniya Larina e l’economista Konstantin Sonin, ma anche il comico Ruslan Bely, che si è espresso contro la cosiddetta “operazione militare speciale in Ucraina”.