L’Associazione Italiana Scatolifici ha organizzato un incontro dedicato al ruolo strategico degli imballaggi in cartone ondulato nel percorso verso un packaging sempre più sostenibile. L’appuntamento ha visto la partecipazione del presidente Andrea Mecarozzi, che ha sottolineato come il settore degli scatolifici trasformatori rappresenti un’eccellenza del Made in Italy e un punto di riferimento nell’economia circolare.
Un comparto che genera valore economico e occupazione
L’associazione rappresenta circa 300 aziende, per lo più piccole e medie imprese a capitale familiare distribuite in tutta Italia, con una forte concentrazione in Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Marche. Il settore produce un fatturato annuo di 1,3 miliardi di euro, impiega oltre 5.000 addetti e trasforma più di 2 miliardi di metri quadrati di cartone ondulato ogni anno. Numeri che confermano la centralità di questa filiera nella sostituzione dei materiali ad alto impatto ambientale e nella creazione di valore sostenibile.
L’Italia leader nel riciclo della carta
Secondo i dati presentati durante l’incontro, ogni anno in Italia vengono prodotti circa 190 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui 13,9 milioni legati agli imballaggi. Nel 2024 sono state riciclate 4,6 milioni di tonnellate di carta e cartone, con un tasso di recupero del 92,5%, il più alto in Europa. L’80% delle fibre utilizzate per produrre cartone ondulato proviene già da materiale riciclato, mentre il restante 20% deriva da foreste gestite in modo sostenibile.
Il nuovo regolamento europeo imballaggi
L’incontro è stato anche occasione per discutere del nuovo Regolamento Europeo Imballaggi (PPWR), entrato in vigore l’11 febbraio 2025, destinato a trasformare il settore in Italia e in Europa. Per il cartone ondulato l’impatto sarà limitato, poiché le aziende del comparto applicano già da tempo pratiche come l’uso di alte percentuali di materiale riciclato e la produzione di imballaggi monomateriale. Tuttavia, il regolamento aprirà la strada a nuove sfide e ulteriori innovazioni orientate all’eco-design.
Le prospettive del settore
“Il nostro comparto unisce tradizione e innovazione, offrendo soluzioni di packaging funzionali e sostenibili con la flessibilità tipica delle PMI italiane – ha dichiarato Andrea Mecarozzi (foto) –. Siamo protagonisti della transizione ecologica e continueremo a lavorare per valorizzare la filiera, promuovendone il ruolo economico, sociale e ambientale. Il PPWR si inserisce in uno scenario già fertile, ma la vera sfida sarà accompagnare le aziende nel percorso di trasformazione, ottenendo l’attenzione e gli strumenti necessari dal legislatore”.