Festival di Sanremo all’Ariston ma senza pubblico. Dal 2 al 6 marzo solo uno show tv. Il Cts verso l’ok al protocollo Rai

Condividi

Niente pubblico all’Ariston, stop agli eventi esterni e alla presenza a Sanremo di programmi collegati al festival. Sono i punti essenziali individuati dalla Rai nel protocollo per lo svolgimento in sicurezza del Festival di Sanremo che sarà inviato domani al Cts.

“La Rai, al termine di una riunione con il Direttore Artistico in cui sono stati esaminati in dettaglio i vari scenari, ritiene che la 71a edizione del Festival di Sanremo, prevista dal 2 al 6 marzo – spiega una nota di Viale Mazzini – debba concentrarsi esclusivamente sull’evento serale al Teatro Ariston. Per tale motivo domani l’azienda presenterà al Cts il protocollo organizzativo-sanitario che non prevede la presenza del pubblico al Teatro Ariston. La Rai ha dato pertanto indicazioni al direttore artistico per lavorare su idee creative compatibili con questa impostazione”.

“Non sono previsti eventi esterni e la presenza a Sanremo di programmi collegati al Festival, che negli ultimi anni hanno animato la rassegna canora. Con tale impostazione – si legge ancora – la Rai intende produrre il massimo sforzo per realizzare un Festival in sicurezza e portare lo show ai suoi telespettatori nel rispetto del mondo della musica e della storia del Festival”.

Il sindaco di Sanremo: Niente pubblico? Scelta massima sicurezza – “Con i vertici Rai ci siamo sentiti al termine della riunione, che hanno avuto con la direzione artistica: mi hanno informato sulla volontà di presentare al Cts un progetto che non prevede i figuranti. Mi pare una scelta orientata a perseguire la massima sicurezza, esattamente come abbiamo fatto annullando il palco di piazza Colombo o qualsiasi altro evento collaterale”. Lo dice il sindaco Alberto Biancheri.

“Ora aspettiamo di conoscere il parere del Cts e i protocolli sanitari validati, concernenti anche gli spazi esterni all’Ariston – dice Biancheri – che dovrò poi approfondire con la prefettura e tutti i soggetti coinvolti”.

Città e Festival indissolubili – “Il Festival e la città di Sanremo sono due realtà indissolubili. Per il resto, è importante che il Festival si svolga in massima sicurezza per residenti, ospiti e addetti ai lavori”. Così il sindaco della città dei Fiori, Alberto Biancheri, aveva risposto in precedenza a Fimi, che suggerisce l’opportunità di realizzare il Festival in una struttura diversa dall’Ariston, che “è stato costruito negli anni Cinquanta e già in periodi normali ha mostrato i suoi problemi strutturali”.

Il governatore Toti: Non fare Festival sarebbe stato errore gigantesco – “Il Festival di Sanremo è una vetrina promozionale importante per il nostro territorio, non farlo sarebbe stato un errore gigantesco, così come non farlo nella Città dei Fiori. Facciamo quel che si può fare, con buonsenso e moderazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenendo a Tagadà su La7.

Cts verso l’ok al protocollo – Secondo l’agenzia Agi, il Comitato tecnico scientifico sarebbe orientato a dare il via libera al protocollo proposto dalla Rai per lo svolgimento in sicurezza del Festival di Sanremo. Da quanto apprende l’Agi, i paletti dei tecnici consistevano principalmente nell’assenza di pubblico all’Ariston e nel prevenire assembramenti all’esterno, e il protocollo messo a punto da Viale Mazzini (che sarà comunque vagliato dal Cts con attenzione in una riunione che si terrà nei prossimi giorni) sembra andare in questa direzione.

Oltre al no al pubblico, infatti, la Rai prevede l’eliminazione degli eventi esterni, come pure non è prevista la presenza a Sanremo di programmi radiotv collegati al Festival, che negli ultimi anni hanno animato la rassegna canora. Tra le preoccupazioni principali del Cts c’era proprio tutto il “contorno” del Festival, che gli anni scorsi ha contribuito all’arrivo in città di decine di migliaia di persone e ai relativi assembramenti, specie nei pressi del teatro. Niente pubblico e niente eventi, dunque, e anche una riduzione del numero di giornalisti Rai presenti: è probabile quindi, viene spiegato, che con queste premesse ci sia il nulla osta. Il documento comunque sarà esaminato dagli esperti, che affronteranno anche il tema della sicurezza dei cantanti sul palco.