Ad agosto il Tg1 si conferma essere il brand d’nformazione tv più forte sui social. Le novità del mese? L’attenzione – anche sulle piattaforme – a contenuti più legati al territorio, con sei edizioni regionali della TGR in classifica. Emerge, inoltre, la stagione felice di ‘In Onda’ con Telese e Aprile che chiudono il periodo di trasmissione in tv col ‘botto’ cavalcando il caso Sangiuliano/Boccia.
Vince il Tg1, il Tg3 è quarto, il TgLa7 sesto, ma uno dei fenomeni estivi sui social è la TgR nel suo complesso. Col caldo ed il cambiamento climatico a farla da padroni (e gli italiani in vacanza), torna l’attenzione sul territorio e anche i social la registrano. La testata regionale della Rai nella classifica dei 15 Programmi TV d’informazione più social, elaborata per Primaonline da Sensemakers, è così ottava col Trentino, nona con il Friuli, decima con la Sardegna, tredicesima con l’Alto Adige, quattordicesima con la Campania e quindicesima con il Veneto.
Quasi ovvio da ricordare un dato fisiologico. Le attività social dei brand tv nelle settimane in questione sono molto limitate e si registra una contrazione sia di interazioni che di videoviews.
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Chiocci sempre al comando
In testa alla classifica, come detto, rimane il Tg1. Ma se a luglio sulle piattaforme la testata guidata in tv da Gianmarco Chiocci aveva prodotto 954mila interazioni e 16,5 milioni di videoviews, ad agosto – riducendo le proprie attività – pur facendo sempre meglio di tutti i concorrenti, ha conquistato ‘solo’ 477mila inteazioni e 8,6 milioni di videoviews.
Il dimezzamento delle performance d’engagement non può essere spiegato solo dalla riduzione delle pubblicazioni (-18%). Va detto che la testata ottiene buoni risultati su TikTok, dove i video raggiungono una media di 4.200 interazioni per post, rispetto alle poco più delle 900 per contenuto pubblicato su Instagram.
Al secondo posto è salito ‘Report’, che era terzo il mese prima, e ad agosto ha conseguito 277mila interazioni e 887mila video views.
Mentre sul podio si è issato il brand d’informazione che è stato la seconda ‘sorpresa’ estiva.
Il caso ‘In Onda’
‘In Onda’, programma dell’access prime time de La7 con Luca Telese e Marianna Aprile alla conduzione, a settembre ha di nuovo passato il testimone a ‘Otto e Mezzo’ di Lilli Gruber, che occupa stabilmente lo slot strategico per l’emittente. Ma l’estate 2024 rimarrà certamente nella storia del programma (tra l’altro Telese è stato ora chiamato a dirigere Il Centro).
Dopo avere battuto per tutta l’estate il programma diretto concorrente di Rete4, in ultimo, ‘In Onda’ ha gestito da protagonista, dall’ultima settimana di agosto in poi, anche il caso Sangiuliano/Boccia.
Ad agosto la frequenza di pubblicazione social è calata (-19%), ma non le interazioni, che sono cresciute del 40%. Piuttosto disomogenea è stata l’attività tra le varie piattaforme: sebbene il 50% dei contenuti venga pubblicato su X, è TikTok a generare quasi il 60% dell’engagement complessivo raccolto nel mese.
Comunque sia, Telese e Aprile ad agosto hanno portato a casa 241 mila interazioni, ma con 3,1 milioni di video views. Su questo secondo indicatore, la trasmissione arriva comunque terza, preceduta oltre che dal Tg1 anche dal Tg3 (6,5 milioni di video views) e da ‘Pomeriggio 5’ (a 5 milioni), ma rimanendo davanti al TgLa7 (2,6 milioni).
Mentana più debole su TikTok in estate
Tornando alla graduatoria generale, il notiziario di Mentana (sesto) perde oltre 300mila interazioni e 8 milioni di video views.
Gran parte di questa flessione è attribuibile al crollo delle performance su TikTok, dove l’engagement è diminuito di quasi l’80% rispetto al mese precedente, passando da una media di circa 7.200 interazioni per video a sole 1.700.
Best post: local batte global
Ad agosto il post più incisivo è stato quello di ‘Report’ su Instagram sulla grigliata dei Benetton. Ma poi c’è stato quello del Tg1 pubblicato su TikTok e che ha avuto come oggetto l’incredibile e terribile storia del veliero del magnate inglese mandato a fondo da una tromba d’aria a Porticello, vicino Palermo.
Poi al quarto posto c’è il post che racconta un tragico incidente stradale (Facebook/Tg3) a ottenere quasi le stesse performance del terzo.
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Ma il tratto complessivo, guardando ai temi immortalati nelle quattro piattaforme monitorate, è forse la prevalenza della dimensione nazionale e locale su quella globale. Caratteristica emersa, oltretutto, già con la predominante presenza della Tgr nella classifica complessiva.
All’interno della classifica dei Best Performing Post, inoltre si riduce il divario tra i volumi totalizzati su Facebook e quelli su Instagram, nonostante rimanga quest’ultima la piattaforma sulla quale i protagonisti del ranking ottengono i risultati migliori.
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