ProSiebenSat.1 (Foto Ansa)

Prosieben in assemblea. Habets pungola, Mfe risponde: visione parzialmente diversa

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Assemblea per il rinnovo del consiglio di sorveglianza per l’emittente tedesca, con Maria Kyriacou indicata alla presidenza dopo l’uscita di Andrea Wiele. Il ceo Habets annuncia tagli per 100 milioni dal 2026 e conferma la bocciatura all’offerta italiana

Giornata di assemblea per ProsiebenSat. All’appuntamento il brodcaster tedesco arriva dopo settimane al centro dell’attenzione dopo l’avvio dell’Opa da parte di Mfe – già primo azionista con una quota superiore di poco al 30% – alla quale si è affiancata anche un’offerta di Ppf, holding ceca, seconda azionista, che punta ad alzare la fetta controllata al 29,9%.

Bert Habets (foto sito Prosieben)
Bert Habets (Copyright: ProSiebenSAT.1 Media SE / Amelie Niederbuchner)

Habrts: Mfe non punta alla maggioranza

Parlando con gli azionisti il ceo Bert Habets non poteva non toccare l’argomento. Con la sua Opa “Mfe non punta ad acquisire la maggioranza e quindi non prevede che Prosieben venga integrata, né al momento ha annunciato sinergie”, ha spiegato il manager, che l’attuale consiglio di sorveglianza ha confermato per altri tre anni alla guida di Prosieben.

Rispondendo alle domande degli azionisti, Habets ha ricordato come l’Opa dlanciata dalla holding di Cologno sia considerata “inadeguata dal punto di vista finanziario”, mentre quella lanciata da Ppf a 7 euro venga considerata “più conveniente”.
“Questa è anche l’opinione del Consiglio di amministrazione e del Consiglio di sorveglianza”, che invece “accolgono con favore il sostegno alla nostra strategia e la volontà di cooperare nell’entertainment”, ha aggiunto. Il ceo ha ribadito anche la sua fiducia di “essere sulla strada giusta per raggiungere il nostro obiettivo: diventare il numero uno dell’intrattenimento nella regione di lingua tedesca”.

Il rinnovo del consiglio di sorveglianza

In programma c’è poi la nomina di tre componenti del Consiglio di Sorveglianza, tra i quali il successore del presidente uscente Andreas Wiele. Lo stesso Consiglio ha proposto al suo posto Maria Kyriacou “che porta con sé quasi 30 anni di esperienza di leadership nel settore dei media a livello globale, con una profonda competenza in strategia, operations e finanza”, ha spiegato il ceo Bert Habets.
Il management ha chiesto poi la conferma di Katrin Burkhardt e Simone Scettri nel Consiglio.

Il quadro economico

“Nella seconda metà dell’anno prevediamo risparmi sui costi a due cifre in milioni, già inclusi nelle ultime stime: i risparmi lordi annualizzati nel 2026 e oltre ammonteranno a oltre 100 milioni l’anno”, ha spiegato Habets.

Per il 2025 “il contesto economico rimane difficile. L’economia nella regione di lingua tedesca, in particolare, sta ancora soffrendo rispetto ad altri Paesi europei. Abbiamo registrato un primo trimestre debole quest’anno, soprattutto rispetto al forte primo trimestre del 2024”, ha aggiunto.
Rispetto allo scorso anno il gruppo tedesco prevede una distribuzione dei ricavi opposta, con un primo semestre del 2025 più debole e un secondo semestre più forte. “Con la vendita di Verivox abbiamo rivisto le nostre previsioni: prevediamo che i nostri ricavi raggiungeranno i 3,85 miliardi, con un margine di 150 milioni. Per il nostro margine operativo lordo rettificato prevediamo 520 milioni, con un margine di 50 milioni, e un utile netto rettificato di 215 milioni”, ha confermato.

Habets: tutelare fonti di informazione affidabili

Nel suo intervento anche un riferimento alla situazione geopolitica e al ruolo ricoperto dai media. “Svolgiamo un ruolo importante nel plasmare le opinioni, informiamo, e forniamo contesto. In modo affidabile, indipendente e con i più alti standard giornalistici. Viviamo in tempi turbolenti, in tutto il mondo”, ha detto.
“Viviamo in un mondo in continua lotta per un nuovo equilibrio di potere. L’Europa, e in particolare la Germania, dovranno salvaguardare le proprie fonti di notizie e informazione indipendenti e affidabili. Questo rende i media indipendenti ancora più importanti. I social media non sono una fonte affidabile di notizie”. “La democrazia ha bisogno di una diversità di opinioni ben informate”, ha chiosato.

Mfe: visione parzialmente diversa da management Prosieben

“Anche se Mfe ha mantenuto un dialogo costruttivo e aperto con il management aziendale nel periodo precedente l’assemblea annuale, ha una visione parzialmente diversa di ciò di cui l’azienda ha bisogno nella situazione attuale: Prosieben non ha preso in considerazione alcune delle indicazioni fornite da Mfe in qualità azionista di maggioranza” e quindi – come scrive in una nota – il gruppo “ha votato di conseguenza” nell’odierna assemblea del gruppo tedesco, del quale Mfe-Mediaset da primo azionista ha lanciato un’Opa al minimo di legge per potersi muovere liberamente oltre il 30% del capitale. Lo si legge in un comunicato del gruppo italiano e, secondo quanto si apprende, il Biscione ha votato contro alcune delibere – non approvate dall’assemblea – che avrebbero fornito maggior libertà al management sull’acquisto di azioni proprie o l’emissione di nuovi titoli.

Mfe-Mediaset nell’assemblea degli azionisti di ProSiebenSat.1 Media “ha esercitato i propri diritti di voto in linea con le indicazioni fornite in precedenza a ProSieben, nel miglior interesse della società e dei suoi azionisti, con l’obiettivo di creare valore a lungo termine, attraverso una decisa focalizzazione sul settore dell’intrattenimento con una portata paneuropea”, aggiunge la nota del Biscione. “Mfe ha investito in ProSieben negli ultimi sette anni e ne è attualmente il maggiore azionista e ha ripetutamente dimostrato il proprio impegno alla creazione di valore a lungo termine nell’interesse della società e di tutti i suoi azionisti. In occasione dell’assemblea degli azionisti dello scorso anno” il Bisicone, si legge ancora nella sua nota, “ha richiesto la dismissione delle attività non strategiche di ProSieben, in programma da tempo. Sebbene le cessioni siano state in parte attuate, c’è ancora molto da fare per completare la riorganizzazione di ProSieben al fine di ottenere un gruppo commerciale di intrattenimento puro e una riduzione della leva del debito entro un livello più sostenibile, come indicato dalla società stessa”. “Alla luce delle attuali sfide economiche e finanziarie e della sempre più agguerrita concorrenza dei colossi statunitensi, Mfe ritiene fondamentale per il successo futuro della società la presenza di un rapporto costruttivo tra la leadership aziendale e i suoi (principali) azionisti, basato sul dialogo e sulla condivisione del processo decisionale”, aggiunge il comunicato. Mfe, che ha partecipato all’assemblea di Prosieben con il 30,14% del capitale, “continuerà a collaborare con il Consiglio di sorveglianza e con la società, facendo leva anche sulla propria esperienza e know-how del settore e sulla propria capacità finanziaria, nel miglior interesse di tutti gli azionisti, in attesa di un rapido ritorno a un utile netto positivo”, conclude il Biscione.