Un team di talenti e nuove strutture per i data center: Zuckerberg spiega sui social il suo piano per arrivare (per primo) alla superintelligenza
Meta si prepara a investire “centinaia di miliardi di dollari” nelle infrastrutture di intelligenza artificiale con l’obiettivo dichiarato di costruire la “superintelligenza”. Lo ha scritto il ceo Mark Zuckerberg sui social del gruppo.
Personale e strutture
“Sono concentrato nella creazione del team più d’élite e denso di talenti del settore”, ha siegato ancora Zuckerberg nel suo recente post.
E in effetti, nelle ultime settimane, il gruppo ha iniziato ad arruolare – a colpi di stipendi e bonus stellari – talenti di altre aziende rivali come OpenAI e Google, e ha portato a termine accordi per acquisire la startup californiana PlayAI, specializzata nella clonazione vocale tramite IA, e per portarsi a casa una partecipazione del 49% in Scale AI.
Nei piani c’è anche la costruzione di nuovi data center multi-gigawatt, progettati per addestrare e ospitare modelli di intelligenza artificiale generativa che richiedono una enorme potenza di calcolo, chip all’avanguardia e molta energia.
Il primo, soprannominato Prometheus, sarà attivo nel 2026, mentre un altro – chiamato Hyperion – sarà in grado di raggiungere i 5 gigawatt nei prossimi anni e sarà grande più o meno quanto Manhattan.
La rincorsa sui rivali
Meta fino ad ora era rimasta un po’ indietro nella corsa all’IA generativa rispetto a OpenAI e Google e adesso punta a recuperare per arrivare alla cosiddetta intelligenza artificiale “generale”, o “superintelligenza”, con capacità cognitive superiori a quelle umane.
Nelle scorse settimane, tra l’altro, la società ha riorganizzato i suoi sforzi sulla tecnologia in una divisione chiamata Superintelligence Labs che potrebbe generare nuovi flussi di cassa dall’app Meta AI, dagli strumenti pubblicitari da immagini a video e dagli occhiali intelligenti.