Il 25 agosto il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per creare per creare unità “specializzate” della Guardia Nazionale da dispiegare rapidamente a Washington D.C. e in tutti i 50 stati. Secondo il piano, i militari affiancheranno le forze dell’ordine locali per “sedare disordini civili”
Il provvedimento firmato lunedì da Trump segue il recente invio di 2mila soldati della Guardia Nazionale a Washington, deciso nonostante la città stia registrando tassi di criminalità ai minimi storici.
Trump ha minacciato di inviare truppe anche a New York, Baltimora, Chicago e altre città storicamente democratiche.
“Chicago è un campo di battaglia, ma loro non lo ammettono”, ha dichiarato, aggiungendo che “Molte persone stanno dicendo: “Forse ci piace un dittatore” , pur negando di esserlo.
La risposta di Chicago: “Non ci abitueremo alla militarizzazione”
Il governatore dell’Illinois, JB Pritzker, ha risposto duramente: “Signor Presidente, non venga a Chicago. Non è né desiderato né necessario.”
Anche il consigliere comunale Byron Sigcho-Lopez, presidente del Comitato per l’Edilizia e il mercato immobiliare, socialista democratico del 25º distretto, immigrato negli Stati Uniti dall’Ecuador ed eletto per la prima volta nel 2019, ha condannato l’iniziativa.
“Non ci abitueremo alla presenza di truppe militari nelle nostre città”, ha detto. “Non accetteremo il fascismo come qualcosa di normale.”
Mobilitazione per il Giorno del Lavoro
Sigcho-Lopez ha annunciato una grande mobilitazione per il Labor Day , che negli Usa si celebra il primo lunedì di settembre, con la partecipazione di sindacati, leader religiosi e comunità locali.
“Siamo una città con una forte tradizione sindacale,” “Trump vuole trasformare questa festa in un simbolo di repressione. Noi la trasformeremo in una giornata storica di resistenza.”
La violenza della polizia anti-immigrazione
Il consigliere ha denunciato anche i raid dell’ICE nei pressi di scuole, ospedali e chiese, accusando l’amministrazione di “creare paura per spingere le persone a lasciare il paese”.
“Non possiamo accettare la militarizzazione, la sparizione dei nostri vicini, il rapimento dei nostri vicini, come abbiamo visto il 4 giugno qui in città, quando uomini mascherati hanno creato una trappola umana in chiese, ospedali e scuole e rapito principalmente donne della nostra comunità” ha aggiunto Sigcho-Lopez.
In questa organizzazione della città per difendere le famiglie e la comunità il consigliere riconosce a Trump il merito di averli uniti: “Il “capo” è il nostro migliore organizzatore. Sta unendo la nostra comunità di immigrati ora più che mai”.
L’appello ai cittadini
In vista del Labor Day, cha cadrà il primo settembre, Sigcho-Lopez ha lanciato un appello ai cittadini di Chicago.
“Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a noi in una mobilitazione storica. Non per paura, ma per determinazione. Non per rabbia, ma per amore verso la nostra città e le nostre comunità. Per dire chiaramente che Chicago non si piega ai dittatori, non si arrende al militarismo, e non dimentica chi siamo.
Organizziamo. Resistiamo. Vinciamo.”
Foto (Ansa): JB Pritzker