Una piattaforma digitale unica per le news dei servizi pubblici, Foa: Rai in prima fila al progetto, una rete europea di 40mila giornalisti

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Una piattaforma digitale unica per le news dei servizi pubblici “che permetterà di tutelare i valori delle democrazie europee. Noi siamo i proprietari, nostre le regole del gioco con tutto ciò che consegue su rispetto del pluralismo, della democrazia. La Rai ha voluto esserci. Ed essere in prima fila in questo progetto”. Lo spiega in un’intervista al Sole 24 Ore il presidente della Rai Marcello Foa.

Come riporta Ansa, da luglio si passa alla fase “B2C con i contenuti della piattaforma digitale fruibili dagli utenti attraverso i portali dei servizi pubblici dei Paesi aderenti” spiega. Le Tv del servizio pubblico in Europa “investono 5,5 miliardi di euro per l’informazione con 40mila giornalisti al lavoro. Internamente all’Ebu ci siamo detti: possiamo continuare a lavorare in maniera indipendente, autonoma, in un ambito di normale cooperazione o tentare di unire le forze per creare una piattaforma condivisa e che consenta ai servizi pubblici europei di posizionarsi nel mercato digitale con maggior forza di quanto possa fare un singolo operatore. E così abbiamo fatto”.

Il presidente della Rai, Marcello Foa (Foto ANSA/ANGELO CARCONI)

“Il progetto è finanziato per il 70% dalla Commissione europea e per il 30% dall’Ebu, quindi dai vari servizi pubblici aderenti”. Ebu ha costruito un cloud “nel quale i servizi pubblici caricano regolarmente le notizie ritenute più importanti e significative che una volta caricate sono tradotte automaticamente in inglese dal sistema Eurovox (creato da Ebu e sul quale ha lavorato anche l’università di Pisa, ndr.), che può tradurre in una molteplicità di altre lingue automaticamente e con una qualità che nemmeno immaginavo”. 

Questo progetto pilota “permetterà ai servizi pubblici europei e alla Rai di farsi trovare pronti con una piattaforma già avviata quando, nel corso del 2021, la Commissione e il Parlamento europei decideranno lo stanziamento di nuovi fondi per progetti digitali”.

Foa non sa ancora se “con queste dinamiche di mercato nuove il nostro come gli altri servizi pubblici europei riusciranno a mantenere la leadership”. Il suo forte auspicio “è che la Rai possa essere messa nelle condizioni di potersela giocare. E personalmente non ho dubbi che abbia tutte le carte in regola”.