Twitter saluta l’uccellino: una X nel nuovo logo, mentre Musk ridisegna la strategia

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Dopo i primi spoiler social, ecco ufficialmente il nuovo simbolo proiettato anche sulla sede di Market Street a Fan Francisco.
L’ad Yaccarino spiega: “X è il futuro dell’interattività illimitata”

Twitter dice addio al suo logo con l’uccellino, e – forse – anche al suo iconico colore blu. Con una serie di cinguettii Elon Musk ha avvertito gli utenti della novità in arrivo.
Che dovrebbe marcare anche l’avvio di una nuova strategia, con la trasformazione di Twitter in una app sullo stile della cinese WeChat, usata dagli utenti per diverse funzioni, dai pagamenti, alle chiamate.

Musk non ha mai nascosto il suo scetticismo sul famoso uccellino, chiamato ‘Larry T Bird’ dal co-fondatore di Twitter Biz Stone in onore dell’ex giocatore di basket dei Boston Celtics Larry Bird.
“Presto diremo addio al logo di Twitter e, gradualmente, a tutti gli uccellini”, ha scritto il miliardario, postando l’immagine di una X su uno sfondo nero. E lanciando un sondaggio anche sul colore di riferimento.

La strategia per il social (e non solo)

L’uso della X riflette la strategia che Musk sta portando avanti da tempo, da quando lo scorso autunno è diventato proprietario della piattaforma, spiengando che l’acquisto lo avrebbe aiutato a creare ‘X, l’app per tutto’. E, a inizio 2023, in una comunicazione ufficiale alle autorità americane aveva annunciato il cambio di nome in ‘X Corp’, una società non quotata con base in Nevada e non in Delaware, fino a poco fa il domicilio del social.

“X è il futuro dell’interattività illimitata, centrata sull’audio, il video, la messaggistica e i pagamenti”, ha cinguettato in serata, Linda Yaccarino, l’amministratore delegato del social.
Continuando: “è una piattaforma globale per le idee, i beni, i servizi e le opportunità. Con l’intelligenza artificiale, ci connetterà in modalità che iniziamo a immaginare”.
Proprio come, hanno notato più esperti, WeChat.

Le sfide di Musk

Da quando ha preso la guida del social, Musk ha portato avanti una vera e propria rivoluzione – basti pensare alla spunta blu – attirandosi una pioggia di critiche.
A queste si aggiunge anche il previsto cambio di logo, una scelta che sfida le tradizionali leggi del marketing che vedono nella tutela dei marchi riconoscibili una priorità.