Con la Serie A torna la campagna ‘La pirateria uccide il calcio’

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In occasione della prima e della seconda giornata della Serie A Enilive 2025/2026, la Lega Serie A rilancia, per la sesta stagione consecutiva, la campagna di sensibilizzazione contro la pirateria audiovisiva.

Quest’anno l’iniziativa si estende anche ai campi di Serie B e Serie C, grazie alla collaborazione con le altre due Leghe del calcio professionistico italiano.

I dati relativi al 2024 testimoniano l’urgenza del tema: il 38% degli adulti italiani ha compiuto almeno un atto di pirateria accedendo illegalmente a film, serie televisive, programmi ed eventi sportivi live. Gli atti di pirateria stimati sono stati circa 295 milioni, con un danno economico complessivo di 2,2 miliardi di euro per i diversi settori dell’economia italiana. A ciò si aggiunge un impatto occupazionale pesantissimo: oltre 12.000 posti di lavoro messi a rischio.

Il paradosso è che la maggioranza dei pirati è consapevole della gravità del gesto: il 75% degli adolescenti e il 78% degli adulti sa che la pirateria costituisce un reato. Tuttavia, quasi la metà di loro (49%) ritiene che non provochi danni rilevanti. Un segnale incoraggiante arriva però dal fatto che il 47% degli utenti entrati in contatto con siti pirata poi oscurati ha scelto di passare a fonti legali.

In Italia rimane purtroppo diffusa la percezione che guardare una partita in streaming illegale sia un gesto innocuo, privo di conseguenze. In realtà, questa pratica espone i singoli utenti a rischi concreti: contatto diretto con la criminalità organizzata, possibilità di indagini, sanzioni penali e pecuniarie da parte delle autorità competenti.

Per contrastare il fenomeno, durante le partite della 1ª e 2ª giornata della Serie A Enilive sarà proiettato sui maxischermi degli stadi lo spot ufficiale della campagna #Stopiracy – La Pirateria Uccide il Calcio. Inoltre, una grafica dedicata verrà trasmessa in televisione poco prima del fischio d’inizio di ogni gara e nel corso dei programmi di riepilogo delle marcature.

“Il messaggio che vogliamo trasmettere è chiaro: guardare illegalmente una partita danneggia economicamente il calcio italiano, riduce le possibilità di successo dei nostri club nelle competizioni europee e comporta conseguenze pesanti anche per chi consuma contenuti pirata. Quest’anno, grazie all’azione della Guardia di Finanza, chi utilizza piattaforme di streaming non autorizzate rischia davvero procedimenti giudiziari, sanzioni penali e pecuniarie, con ricadute anche sulla vita privata e professionale” – ha dichiarato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A.

De Siervo ha poi sottolineato: “Dobbiamo proteggere il valore del nostro campionato e la competitività internazionale dei club italiani. Questo è possibile solo se i tifosi prendono coscienza e responsabilità. Per questo siamo soddisfatti che anche Lega B e Lega Pro abbiano scelto di unirsi a noi: insieme raggiungeremo l’intera comunità dei tifosi, rendendo la campagna #Stopiracy un vero strumento di rilancio per il calcio italiano”.

Luigi De Siervo (Foto LaPresse)