Punti chiave
- Farneti entra in Gedi con un doppio ruolo
- Simona Movilia condirettrice
- Le reazioni della redazione
- Moda e beauty area cruciale
A due mesi dall’uscita da Condé Nast Italia Emanuele Farneti arriva dal 1° novembre a Repubblica del gruppo Gedi come responsabile del settimanale D la Repubblica – dove prende il posto di Valeria Palermi, che diventa inviata del quotidiano sui temi di costume e società – e di D.it e direttore del content hub digitale Moda e beauty, lanciato lo scorso aprile e nella cui redazione sono confluiti i giornalisti che all’interno del gruppo si occupano di moda, cosmetica e lifestyle. Sarà affincato da Simona Movilia come condirettrice di entrambe le testate.

La nomina decisa dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari, annunciata al Cdr, ha provocato una lunga discussione tra i giornalisti legata al fatto che al quotidiano è stato raggiunto un accordo su un pacchetto di prepensionamenti che presuppone l’assunzione di precari.

L’ingresso di Farneti in Gedi è una mossa importante per il rafforzamento di un’area cruciale sia nella relazione con le lettrici sia per la pubblicità. E il suo profilo professionale di esperto di contenuti di alta gamma con una visione e con relazioni internazionali lascia intuire l’impronta che Gedi vuole imprimere alle tematiche femminili. Nella sua già lunga carriera – inziata a Sette, a Gq al momento del lancio nel 1999, a Men’s Health e poi a Sportweek come direttore nel 2004 – Farneti, 47 anni appena compiuti, si occupa di magazine di alta gamma dal 2007, anno in cui entra in Mondadori come caporedattore centrale, e poi vice direttore, di Panorama e direttore del mensile First, per dirigere in seguito dall’aprile 2011 il maschile Panorama Icon e dal marzo 2012 anche il femminile Flair.

Ma è con l’ingresso in Condé Nast Italia nel maggio 2014 che l’esperienza si affina: direttore di Ad, dopo un anno direttore di Gq e dal gennaio 2017 direttore di Vogue Italia e dell’Uomo Vogue come successore di Franca Sozzani, scomparsa nel dicembe 2016. Un incarico da metter paura a chiunque dopo i 28 anni di una direzione carismatica come quella di Sozzani e il rilievo internazionale a cui aveva portato Vogue Italia, che Farneti affronta nell’unico modo possibile: dare una propria impronta creativa salvaguardando il ruolo del mensile come punto di riferimento globale del fashion system. Gli anni in Condé Nast sono anche l’occasione per un’approfondita e innovativa esperienza nel digitale, amplificata dalla pandemia di covid-19 e dal lockdown ma poi divenuta parte integrante di un’offerta realmente multimediale. Esperienza indispensabile nell’attuale ruolo che Gedi gli affida.