FBI sottoporrà anche i dipendenti alla “macchina della verità”

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L’agenzia intensifica gli sforzi contro la diffusione non autorizzata di notizie, aumentando le misure di controllo sulle informazioni sensibili.

Il Federal Bureau of Investigation (Fbi) ha annunciato l’introduzione di test del poligrafo –strumento che registra vari indicatori fisiologici del corpo umano mentre una persona risponde a una serie di domande – come parte di un’iniziativa per rintracciare le fonti di fughe di informazioni all’interno dell’agenzia.

L’ufficio per gli affari pubblici dell’FBI ha confermato che i test saranno somministrati ai “leakers”, dipendenti cioè sospettati di essere coinvolti nella divulgazione non autorizzata di dati sensibili.

L’Iniziativa Trump e il ruolo del Dipartimento di Giustizia

L’iniziativa dell’FBI, diretta da Kash Patel, arriva poco dopo l’adozione da parte del Dipartimento di Giustizia (DOJ) di una nuova procedura che facilita l’accesso dei procuratori a registri e testimonianze dei giornalisti coinvolti nelle inchieste sulle fughe di notizie. L’obiettivo dichiarato del DOJ è quello di garantire che la riservatezza delle informazioni governative sensibili non venga compromessa da dipendenti pubblici, i cui atti di disobbedienza potrebbero minare l’amministrazione, influenzando l’opinione pubblica o danneggiando la sicurezza nazionale.

Caccia ai traditori anche in altri dipartimenti

Parallelamente, il Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha dichiarato che il Pentagono sta valutando l’apertura di procedimenti penali contro ex consiglieri senior coinvolti nelle fughe di informazioni. La sua dichiarazione ha suggerito che i test del poligrafo potrebbero essere utilizzati anche in questo contesto.

Anche Tulsi Gabbard, direttore dell’Intelligence Nazionale (DNI), nel mese di marzo ha promesso di intensificare gli sforzi per identificare i responsabili di queste divulgazioni non autorizzate definendoli “criminali”. Ha fatto riferimento a tre casi specifici che sono stati inviati al DOJ, con ulteriori indagini in corso.

Foto (Ansa): Kash Patel, direttore dell’FBI