Il democratico Newsom imita lo stile social di Trump: fa infuriare i Maga ma spopola

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Dopo mesi di paralisi dei dem di fronte alla strategia di ‘shock and awe” di Donald Trump, Gavin Newsom sembra aver trovato un modo per contrastare il dilagare, almeno nel mondo virtuale, del tycoon imitando, anzi parodiando, stile, linguaggio e contenuti dei suoi post, con il duplice effetto di fare infuriare la sua base Maga, e spopolare sui social media.

Il governatore della California, che in questi mesi è stato in prima linea nella resistenza al presidente, in primis con un numero infinito di ricorsi legali, ha iniziato a scrivere i suoi post tutti in caratteri cubitali, come il presidente a cui ha rubato anche l’aggettivo a lui più caro, “beautifull”, il bello con cui descrivere praticamente l’universo mondo. Ha anche postato un fotomontaggio con la sua faccia sul Mount Rushmore, anche questo in stile trumpiano, ed ha concluso un suo recente post con la chiusa cara al tycoon, ovviamente in maiuscolo: “grazie per la vostra attenzione su questa questione”.

La strategia – spiega Adnkronos – sta innervosendo il mondo trumpiano e Maga, soprattutto perché attira attenzione e “like”: “sta cercando i imitare il presidente Trump, non è Trump, ma se guardiamo al partito democratico, almeno lui è visibile, sta cercando di imitare la visione trumpiana della lotta”, analizza Steven Bannon, interpellato da Politico. “Sembra che sia l’unica persona del partito democratico che sta organizzando una lotta che sentono di poter vincere”, avvisa l’ex stratega di Trump ora diventato un punto di riferimento dei Maga.

In effetti il governatore democratico, che conferma così di guardare sempre più alle presidenziali del 2028, ha scoperto che parodiare e imitare all’estremo i post di Trump gli ha dato un nuovo accesso agli algoritmi dei social media. “Io sono cambiato, i fatti sono cambiati e noi dobbiamo cambiare”, ha detto Newsom in un’intervista difendendo il suo nuovo approccio sui social media, completamente opposto al famoso motto di Michelle Obama “quando loro vanno in basso, noi andiamo in alto”, che sembra aver mosso in tutti questi anni i dem di fronte allo spadroneggiare di Trump sui social con mezzi e stili discutibili.

“Non è solo un trolling dei Maga, Newsom sta dimostrando ai democratici che scendendo dalla loro superiorità morale digitale è caotico ma ne vale la pena”, commenta con Politico Stefan Smith, stratega digitale che ha seguito campagne dem, ricordando come il governatore pochi fa sembrava essere “al capolinea politico ma ora, con il cambio di strategia, è diventato la figura chiave della resistenza 2.0. Non c’e’ dubbio che gli altri aspiranti alle primarie del 2028 – conclude guardando avanti – stiano prendendo nota”.

“I democratici hanno smesso di essere il partito “delle persone carine”, difendere i valori dem non significa giocare con le regole antiche e Newsom sta dimostrando che è pronto a scendere in basse quanto necessario per battere Trump”, gli fa eco, su The Hill, Jamal Simmon, che è stato capo comunicazione dell’ufficio dell’ex vice presidente Kamala Harris, sottolineando che, in un momento che i sondaggi mostrano la popolarità dei dem ai minimi storici, appena il 33%, il governatore della California sta “conquistando i cuori e le menti dei democratici”.