“Gli italiani si stanno rendendo conto del valore delle notizie vere e del disvalore che hanno le fake news”. Lo ha affermato il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, intervenendo alla presentazione del Terzo Rapporto Ital Communications-Censis ‘Disinformazione e fake news in Italia. Il sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale’.
I ruoli di piattaforme web e AI
“La pandemia seguita dal conflitto russo ucraino ci hanno fatto capire quanto sia fondamentale comunicare notizie in maniera rigorosa e irreprensibile”, ha spiegato.
Rimarcando poi come in tutto questo abbiano un ruolo anche le piattaforme web e l’intelligenza artificiale, protagonista di un recentissimo boom.
“L’intelligenza artificiale è già classificata in ambito europeo ad alto rischio per l’informazione. Serve un filtro che permetta di riconoscere immediatamente un contenuto creato dall’uomo rispetto a quelli dell’intelligenza artificiale”.
“Non basta un’etichettatura, la sua convinzione, se non si struttura la capacità collettiva di allontanare il contenuto rischioso, che non passa spesso solo attraverso i social media ma anche con le catene messaggistiche”.
L’obiettivo – come ha sostenuto già – è “lavorare affinché l’Intelligenza Artificiale sia di supporto al lavoro umano e giornalistico ma non diventi un sostituto”.
Meccanismi di tutela nelle agenzie
E proprio sul fronte disinformazione si muove anche un passaggio del decreto per il rinnovo del meccanismo a sostegno delle agenzie di stampa che il 27 luglio, ha anticipato Barachini, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. “Nella riforma avviata, il rapporto sarà collegato anche ad alcuni obblighi che le agenzie di stampa avranno, con nuove figure, come il garante sulla disinformazione. Le agenzie dovranno dotarsi di strumenti autonomi di valutazione del loro lavoro rispetto all’informazione e alla disinformazione”, ha aggiunto il sottosegreatrio.