Sergio Mattarella (foto Quirinale)

Mattarella: IA leva strategica, serve governance globale. A rischio la democrazia

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Da Tallin, nuovo monito del capo dello Stato sulla nuova tecnologia. Davanti all’aumento di rischi cyber e diffusione di fake news, l’appello, serve una governance globale condivisa, per proteggere cittadini e valori.

L’intelligenza artificale è ormai una vera leva strategica, perciò serve una governance internazionale condivisa e non solo europea, perchè da quello snodo passa anche la tenuta delle democrazie. E’ la riflessione, a tratti preoccupata, che Sergio Mattarella ha condiviso da Tallin, dal vertice Arraiolos.

Standard globali vincolanti

“Le regole da sole non bastano e l’azione della sola Unione Europea non è sufficiente perché l’Intelligenza Artificiale si mantenga nei confini del rispetto delle persone e della società”, ha detto Mattarella.
“Senza una governance internazionale condivisa, rischiamo una corsa al ribasso su sicurezza e diritti. La Ue deve guidare la creazione di standard globali vincolanti per tutti”.

“Le sfide poste dalla IA sono complesse, ma le democrazie non possono permettersi di rimanere indietro. Il futuro della sicurezza globale e della tenuta democratica, passa da questo ambito. Sta a noi realizzare una IA che protegga i nostri cittadini e i nostri valori, senza insidiarli”, è l’appello.

Fake news e cyber attacchi

Mattarella ha guardanto anche alle incognite legate alla Intelligenza Artificiale che, ha sottolineato “sono molteplici e si presentano in rapida evoluzione”, puntando soprattutto la sua attenzione sulla sicurezza digitale e l’effetto di amplificazione che la rete e i social danno alle fake news.

“La tecnologia e la sicurezza sono tematiche strettamente interconnesse; e sempre più centrali per le nostre comunità democratiche. Assistiamo quotidianamente a un crescente uso di questo strumento per fini di disinformazione e per condizionare le pubbliche opinioni, attraverso un uso spregiudicato della profilazione degli utenti sui social media e della diffusione, altrettanto spregiudicata, di notizie false”.
“Stiamo assistendo anche a un aumento esponenziale degli attacchi cyber attraverso un uso malevolo dell’intelligenza artificiale che prendono di mira sempre di più le istituzioni e le infrastrutture critiche; mettendo a rischio servizi essenziali per i cittadini: il settore energetico, le telecomunicazioni, i trasporti, il sistema bancario, quello sanitario”.

“La dimensione cibernetica della sicurezza, nella vita internazionale, ha assunto – ha aggiunto Mattarella – un peso di grande rilievo; e crescente. Poiché la forte dipendenza delle nostre società dall’ecosistema digitale ci rende più vulnerabili”.

Non solo tecnologia

Alla base c’è la convinzione che l’Intelligenza Artificiale non sia più soltanto una tecnologia ma una leva strategica vera e propria.
In particolare, nella sua versione generativa, ha rilevato il capo dello Stato, la nuova tecnologia “sta definendo, in maniera nuova, il futuro della crescita economica, della sicurezza nazionale, della competitività globale e rappresenta una delle innovazioni più significative del nostro tempo”.
E, “se mal gestita, può mettere a rischio la libertà, la stabilità democratica, la sicurezza dei cittadini”, ha concluso.